di Giovanna Di Rosa
Colpito e affondato. Con poche semplici parole la nuova Meloni filoatlantica per convenienza politica, immemore della frequentazione con Bannon e delle dichiarazioni su Trump in tempi di assalti a Capital Hill, e con tempismo straordinario la leader di FdI abbatte Salvini. “Salvini in Russia? Non apriamo crepe nel patto atlantico”.
Meloni sa, dall’opposizione, che se hai ambizioni di governo non puoi metterti di traverso rispetto all’alleanza di cui fai parte, così si prepara da almeno tre mesi a cuocersi a fuoco lento l’imprudente (e politicamente impudente) leader leghista al tracollo: e non gliene perdona una. Il riferimento della bionda leader appena post-Le Pen è alle ultime uscite del segretario leghista sulla graticola che ha prima dichiarato che si sarebbe recato a Mosca entro breve tempo, per poi correggersi dodici ore dopo circa, dichiarando che andare a Mosca non è come andare a Forte dei Marmi. Il funerale politico di Salvini dentro la granitica coalizione di destra divisa su tutto e in ogni luogo dove abbia raccontato di correre unita, parliamo di Amministrative 2022, è ormai pronto: in Calabria il suo candidato non lo vuole sul palco, e lui se ne sta a casa; annuncia un viaggio in Russia, e la Farnesina comunica con freddezza siberiana “Noi non ne sappiamo niente”; continua a lanciare proclami inarrestabili ogni quattro ore e i sondaggi lo danno in caduta libera. Un trionfatore.
(28 maggio 2022)
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