Non è emersa, non ancora, una correlazione accertata tra l’utilizzo del taser e l’arresto cardiaco e c’è da sperare che la verità venga a galla. L’unica cosa certa è che un 30enne è morto a Pescara per arresto cardiocircolatorio dopo un malore che, secondo le prime informazioni, sarebbe sopraggiunto dopo l’utilizzo del taser da parte della polizia, nei locali della Questura del capoluogo adriatico.
Lo scrive La Stampa.
Il 118 è subito giunto sul posto e il trentenne è stato trasportato in ospedale, dove è morto nonostante i tentativi di rianimarlo. L’uomo era stato arrestato in mattinata per essere rimasto apparentemente coinvolto in una lite in strada. Il taser è stato usato perché il giovane avrebbe “opposto resistenza a pubblico ufficiale, che è stato necessario vincere con l’uso del taser”.
Inutili i soccorsi. Indaga la Procura della Repubblica di Pescara, delegate alla Squadra mobile. Lo comunica la Procura di Pescara con una nota. Sarà l’autopsia a chiarire le cause della morte.
(3 giugno 2025)
©gaiaiaitalia.com 2025 – diritti riservati, riproduzione vietata