di Redazione Cultura
Da venerdì 14 a domenica 16 ottobre, la Mole Vanvitelliana di Ancona ospiterà l’edizione 2022 di KUM! Festival, la manifestazione diretta dallo psicoanalista Massimo Recalcati con il coordinamento scientifico del filosofo Federico Leoni, dedicata alla cura e alle sue diverse pratiche. Filosofi, teologi, sociologi, psicoanalisti, psicologi, scrittori e insegnanti dialogheranno sul tema del 2022: il fine vita. Tra i tanti appuntamenti in calendario nelle tre giornate, spazio anche all’arte.
Nell’incontro dal titolo Il buon uso della fine sabato 15 alle 15.30, il critico d’arte Elio Grazioli dialogherà con il filosofo Riccardo Panattoni: a partire da una selezione di opere ultime di artisti famosi, i due relatori faranno luce sui tentativi di questi ultimi di raggirare la morte; tentativi che forse da sempre l’arte porta con sé.
Elio Grazioli è critico d’arte contemporanea; insegna Storia dell’arte contemporanea all’Università degli Studi; dirige con M. Belpoliti la collana “Riga” (Quodlibet). Tra i libri che ha pubblicato: Corpo e figura umana nella fotografia (1998), Arte e pubblicità (2001), La polvere nell’arte (2004), Piero Manzoni (2007), La collezione come forma d’arte (2012), Duchamp oltre la fotografia (2017), Infrasottile (2018), Arte e telepatia (2020).
Riccardo Panattoni insegna “Etica e psicoanalisi” presso l’Università di Verona e “Critica e clinica” presso l’Irpa (Istituto di Ricerca di Psicoanalisi Applicata) di Milano. Insieme a Federico Leoni, presso l’Università di Verona, dirige il Centro di ricerca “Tiresia. Per la filosofia e la psicoanalisi” e per la Casa Editrice Orthotes la serie Le parole della psicoanalisi. Tra le sue ultime pubblicazioni: Altitudo. Perché l’essere umano desidera elevarsi? (Il Melangolo, 2019), Kim Ki-duk (Orthotes, 2019).
Venerdì 14 alle 19, Roberto Cresti, storico dell’arte, tiene la lectio Il corpo della fine. Antonio Canova, Caspar David Friedrich, Arnold Böcklin, curata dal Museo Tattile Omero. Fra neoclassicismo, romanticismo e, durante l’Ottocento, nelle rispettive riprese in chiave simbolista, appaiono opere che si attestano su una linea di confine esteriore e interiore, come avamposti aperti all’oscurità e all’ignoto, così da dare alla “fine della vita”, come limite esistenziale ma anche mitico-geografico, la corporeità durevole, ma non eterna, di segnavia che interrompono l’ordine naturale e razionale in un sottile gioco delle parti. Commentare le opere dei tre artisti, diventa per Cresti occasione di confronto fra l’arte e l’inconscio, che, nelle forme dipinte o scolpite, rende ambiguo il limite fra la vita e la morte.
Roberto Cresti insegna Storia dell’arte contemporanea e Storia delle arti del Novecento presso il Dipartimento di Studi Umanistici della Università di Macerata. Si occupa dei rapporti fra arti visive, filosofia e letteratura, con particolare riferimento ai secoli XIX e XX. È attualmente Direttore artistico del Museo del Novecento di Palazzo Ricci a Macerata, per il quale ha curato, nell’anno in corso, le mostre Futuro interiore. Wladimiro Tulli e il Novecento di Palazzo Ricci e Quattro nel ‘Novecento’ e i relativi cataloghi.
KUM! è organizzato dal Comune di Ancona e dal Fondo Mole Vanvitelliana, e la cura di Jonas Ancona per le attività sul territorio. Informazioni e programma: www.kumfestival.it.
L’evento inaugurale con Francesca Mannocchi è gratuito, così come gli eventi Psicologia da Tè e Aperipsì. I biglietti per tutti gli altri eventi si possono acquistare dal sito www.kumfestival.it.
(4 ottobre 2022)
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