di Giovanna di Rosa
C’è troppo nervosismo in casa Conte-M5S e non bastano le dichiarazioni roboanti, con risposte da manuale di certuni, per giustificare i fallimenti nella gestione del partito di cui è leader, in cui è incappato a partire dalla bruttissima vicenda Petrocelli finita peggio di come è partita. Ora Conte se la prende con Draghi il quale avrebbe la responsabilità, a suo dire, di dovere tenere insieme una “nuova maggioranza da Meloni a Renzi”.
Posto che Draghi sembra se la cavi egregiamente, e che tutti gli altri partiti evitino – Lega a parte – di gridare al vento dopo avere votato i provvedimenti, pare che ad essere in difficoltà nella gestione del partito di cui è leader sia invece proprio Giuseppe Conte. Come è possibile, ad esempio, che il M5S non abbia preferito candidare Nicolini, vicina a Di Maio, che non è uomo di poco peso dentro il M5S, anziché il cavallo perdente? Sono domande, mica accuse…
(18 maggio 2022)
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