di Redazione, #Foligno
E’ l’ennesimo colpo di genio della favolosa politica leghista, o filo-leghista, partorita dalla giunta di Foligno la quale per rimettere in piedi i lavoratori dello spettacolo che hanno il difetto grave di saper scrivere e parlare l’italiano ha messo in piedi un bando per una stagione culturale estiva dove gli artisti non saranno pagati, ma lavoreranno per la gloria. Non la loro, ma quella del buon Sindaco.
In soldoni succede che per la rassegna di Foligno, che ancora nemmeno si sa se si potrà fare, visti i chiari di luna pandemici, sono state stanziate risorse pubbliche solo per la più stretta logistica, tutto il resto sarà a carico di lavoratrici e lavoratori. Tutte le altre spese. Tutte, perché repetita juvant. Con il Comune, o chi organizza per il Comune, che ha il coraggio di affermare che il bando è una “misura a sostegno del settore dello spettacolo dal vivo” e che proprio per questo “si chiede a lavoratrici e lavoratori di contribuire ad una ripartenza della vita culturale cittadina”. Gratis. Perché mentre chi lavorava in Comune lo stipendio ce l’aveva i lavoratori dello spettacolo e della, nella stragrande maggioranza, non vedono un euro dal marzo del 2020. Davvero una grande idea.
Così sabato 17 aprile alle ore 11.00 in piazza della Repubblica a Foligno lavoratrici e lavoratori dello spettacolo, insieme ai sindacati Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e ad Adu (attrici attori danzatrici danzatori uniti dell’Umbria) scenderanno in piazza per manifestare contro l’ennesima idea malsana partorita dalla malsana idea che della cultura ha la destra di questo paese. Amministratori locali in testa.
(15 aprile 2021)
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