di Redazione, #renzi
Il libro di Matteo Renzi “Contro Corrente” suscita interesse, non c’è dubbio. Molte delle piazze nelle quali l’ex premier ed attuale leader di Italia Viva presenta il libro sono piene, riteniamo non necessariamente da seguaci/elettori, e speriamo si vogliano evitare speculazione bancarie, diciamo così – ne usciremo migliori è rimasto soltanto un triste slogan – segno che Renzi muove energie attorno a sé.
Volete che scriviamo che Renzi non è simpatico? Possiamo anche scriverlo. Ma questo non cancella il fatto semplicissimo che il Renzi in questione non fa nulla per piacere preferendo investire energie nella costruzione politica e mettendo a punto piani di ristrutturazione di governi che a pochi sono riuscite negli ultimi anni. E a questo proposito toccherà stare a vedere dove porterà il famoso “se il PD dovesse recuperare “il riformismo noi ci siamo” che suona come l’inizio di una nuova avventura politica tutta liberal-democratica, pronunciato da Renzi nei giorni scorsi.
L’ignorare il seguito di Renzi, così come si ignorano sondaggi favorevoli a Calenda, non fa onore alla stampa italiana, molto schierata sulla pancia delle simpatie o antipatie, e poco incline a considerare il resto – lo diciamo al di là della linea editoriale o politico-editoriale che dir si voglia, perché noi non siamo certo esenti da possibili critiche. Crediamo, e non lo scriviamo né per endorsement né per simpatie personali, che un uomo con la storia politica di Renzi, con le sue risorse e le azioni messe in campo, se riempie le piazze quando presenta un libro qualcosa vorrà pur dire. E non ci si può fermare al 2% dei sondaggi che non si muovono da lì da tanto tempo (troppo tempo) e le amministrative del 3 e 4 ottobre potrebbero essere lì a sbugiardare.
(26 settembre 2021)
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