di Giovanna Di Rosa
Più sono maschi più odiano le donne, almeno così sembrerebbe. Ma certamente non è così, anzi siamo noi che andiamo troppo oltre con le battute irriverenti. Di fatto però, in una Terni, resa forse più civile dal nuovo corso politico, quello di cui non ci si pentirà forse mai abbastanza perché peccato e pentimento vanno a braccetto, in questo paese, come lo sporco e il sapone. Come l’essere maschi e trattare le donne a base di insulti irripetibili.
Era una partita di calcio giocata da under 17, e 17enne era pure l’arbitra che la dirigeva: un dirigente della squadra ospite, che nemmeno si nominerà perché non merita nemmeno troppa notorietà, le ha rivolto frasi scioccanti come “eri da ammazzare da piccola, dovresti fare la fine di Ilaria”, in chiaro riferimento aIlaria Sula, la studentessa di 22 anni vittima di femminicidio nelle scorse settimane e originaria proprio di Terni. Perché quando sei un principe lo sei anche del cattivo gusto.
L’uomo, evidentemente meno evoluto di un bonobo (perché i bonobo sanno comme appianare pacificamente i conflitti sociali) ha aggredito la giovanissima arbitra con una raffica di insulti e minacce che il Corriere riporta come da virgolettato di seguito, citando il referto del Giudice Sportivo: “Tra il primo ed il secondo tempo entrava nello spogliatoio dell’arbitro, contestando la sua condotta a voce alta e registrando il colloquio con il telefono», si legge nel referto, «interrotta la registrazione della conversazione, il Galli diceva all’arbitro: “Eri da ammazzare da piccola. Dovresti fare la fine di Ilaria. A sto punto sarebbe da tirare fuori un coltello”». A quel punto l’arbitra ha provveduto ad espellere il dirigente, protagonista anche di «gravissimi insulti di stampo sessista e varie minacce» (….) «Durante il secondo tempo è rientrato all’interno dell’impianto», ha continuato il Giudice sportivo, «ma il custode presente provvedeva prontamente a farlo uscire di nuovo. Una volta all’esterno, Galli ha ripreso a insultare l’arbitro, rivolgendo frasi derisorie e simulando l’abbaiare di un cane. Infine incitava i genitori, affermando che l’arbitro era stato esagerato nel comminare due espulsioni alla sua squadra nel finale».
Qualcuno diceva “lo sport maestro di vita”, una gran vita di mxxxa, se ci passate la battuta da stadio, se scende a simili livelli di violenza verbale contro una donna, arbitra di calcio, per di più minorenne.
(18 aprile 2025)
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