di Daniele Santi
E’ con un’intervista al Corriere che il ministro degli Esteri Luigi Di Maio getta il sasso nello stagno: “Temo che qualcuno stia solo cercando il pretesto per generare l’incidente di percorso. Sarebbe grave, perché premeditare un incidente per andare al voto anticipato significa non comprendere che siamo davanti a una situazione emergenziale” e Di Maio non si ferma lì; “Tutti ci ricordiamo del Papeete”, ricorda “ho paura che qualcuno voglia emulare quel gesto”.
La situazione è molto complicata perché se peer responsabilità di pochi scellerati si andasse al voto ora si brucerebbero “i fondi del Pnrr e rischiare di andare in esercizio provvisorio perché non potremmo approvare la legge di bilancio. Invece di trasformare questa fase in un momento di ripresa, porteremmo il Paese nel baratro”, continua Di Maio.
Il leader di Ipf e ministro degli Esteri ha poi ringraziato “Mattarella” che “continua a essere una guida indispensabile e non smetteremo mai di ringraziarlo” invocando la responsabilità, serietà e senso delle istituzioni dei leader di partito. Dove lui le veda non è dato sapere.
(4 luglio 022)
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