di Giovanna Di Rosa #Politica twitter@perugianewsgaia #Cultura
Le dichiarazioni rilasciate all’ANSA del Sindaco di Massa Martana, Federici vogliono essere tranchant:
Non c’è stata, non c’è e non ci sarà mai, la volontà di censurare o mettere all’indice opere teatrali o artistiche. Tanto più quelle scritte dal premio Nobel Dario Fo. Intendo esprimere, a nome dell’amministrazione comunale di Massa Martana, profondo dispiacere per l’equivoco in merito alla diversa programmazione dell’opera”.
Così Francesco Federici da Todi, Sindaco di Massa Martana, ha espresso pubblicamente il suo dolore per avere decisono di oscurare la messa in scena dell’opera di Dario Fo.
La decisione è stata stigmatizzata anche dalla Lega che si è schierata dalla parte dell’opera – dimenticandosi che quando Dario Fo vince il Nobel il buon Umberto Bossi del celodurismo lo tacciò di “giullarate da due soldi”, perché l’invidia è una brutta bestia. Dunque non c’è stata censura, l’amministrazione comunale ammira l’opera di Dario Fo, il “MIstero Buffo” è un’opera straordinaria (lo diciamo noi, non certo Federici) ma lo spettacolo non si fa. E non si fa per decisione della Giunta che lo ritiene offensivo per la sensibilità dei cattolici. Allora cosa c’è che non va? La giunta ha finito i soldi? E’ antipatico l’attore? C’è stato qualche altro problema? Perché lo spettacolo è stato sospeso? Se si sospende uno spettacolo per i temi che affronta e non la si vuole chiamare censura come la si può chiamare? Opportunità? Ostracismo? Oscurantismo? Integralismo? O molto più semplicemente ignoranza?
Le dichiarazioni rilasciate da Federici all’ANSA fanno piangere chi conosce, e noi lo conosciamo, il tristo panorama culturale di questo paese e la profonda ignoranza che troppi amministratori manifestano quando si tratta di andare al di là della culturetta da panem et circensem che vogliono offrire alla popolazione. In più le dichiarazioni di Federici hanno due problemi, il primo dei quali politico: sdoganano la Lega che con una dichiarazione si è messa più a sinistra della giunta che governa Massa Martana; il secondo si situa nel punto in cui Federici parla di “equivoco”.
A quale “equivoco” si riferisce?
Se uno spettacolo programmato (doveva andare in scena il 29 agosto) viene sospeso e la giustificazione – secondo quanto affermato dall’attore Matthias Martelli e dal regista Eugenio Allegri – è l’offesa alla sensibilità dei cattolici, non c’è equivoco, c’è censura ideologica e le affermazioni di Federici sono puro fumo negli occhi e il suo è integralismo medievale e oscurantista. Proprio ciò che il “Mistero Buffo” prende in giro.
(27 agosto 2020)
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