di G.G., #Politica
Dopo avere votato una delle giunte più nere d’Italia, la cittadina di Todi, splendido gioiello sul cucuzzolo di una collina a 400m d’altezza, si è risvegliata all’antifascismo. Lo ha fatto con una certa determinazione, parrebbe, e con una manifestazione organizzata da 31 associazioni cittadine che si è tenuta alle 17 del 17 giugno in piazza del Popolo: un presidio di cittadini e rappresentanti delle associazioni che chiede il rispetto, da parte delle istituzioni, della Costituzione antifascista nata dalla resistenza.
E’ fuor di polemica che ci chiediamo dove fossero quando questa giunta è stata votata, con l’ingresso di Casapound, quella stessa Casapound che oggi è contestata per via di un festival de Libro, così scrive Wordnews.it, al quale il Comune di Todi ha dato il patrocino: tal Todi-città del Libro che si terrà dal 17 al 20 giugno.
Secondo la denuncia dell’ANPI di Todi, con codazzo di associazioni contrarie al seguito, l’evento è organizzato da “esponenti di CasaPound, giornalisti e scrittori legati al mondo dell’estrema destra” e ai “fascisti del terzo millennio” – quelli che amano le tartarughe. Secondo la denuncia, dietro al festival c’è la casa editrice Altaforte di Cernusco sul Naviglio, ovvero la “Casa Editrice italiana che soddisfa la tua esigenza di una Cultura Identitaria. Altaforte Edizioni, casa editrice Sovranista, per lettori che non si accontentano. Casa editrice sovranista. Proposta innovativa. Pubblicazioni d’interesse”.
Parrebbe una battuta, ma… la casa editrice che pubblica questo quotidiano che state leggendo, se lo state leggendo, organizzò due eventi letterari a Todi e tentò inutilmente di organizzare una fiera del libro stanziale mai fatta partire, nonostante le tante promesse, della giunta precedente. Si sentiva dire in giro, quando si bazzicava da quelle parti, che era colpa del PD, ora è colpa dei neofascisti – che qualcuno li avrà pur votati.
Non è che – ferma restando la pericolosità di questa destra sempre più nera, sempre più estrema e al netto delle sacrosante ragioni di ANPI ed associazionismo in coda, che appoggiamo in pieno – sarebbe meglio pensare a chi si sta votando prima, invece di incazzarsi e manifestare dopo?
(17 giugno 2021)
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