di Giancarlo Grassi, #politica
Meloni la Focosa si dimentica presa dalla troppa foga, travolta dalla sua stessa verbosità urlatoria, al di là delle ingenuità di Lamorgese, che a capo del Copasir c’è D’Urso, che è un parlamentare di Fratelli d’Italia; nel gridare incongruenze sulla strategia della tensione Meloni si dimentica così che se si fosse dentro quella strategia della tensione di cui si vaneggia, il suo uomo D’Urso dovrebbe almeno esserne al corrente. Ergo dovrebbe esserlo anche lei.
Lamorgese ha sbagliato? La sua comunicazione è fragile? Non si è soddisfatti di come si è espressa? Si ritiene sbagliato che non abbia arrestato Castellino prima che salisse sul palco per dare l’assalto alla CGIL? Se ha sbagliato Meloni la faccia dimettere mettendo in campo i voti reali che ha in parlamento, che non sono quelli dei sondaggi, sono i pochi voti che si è presa nel 2018 che non le danno i numeri per fare alcunché. Del resto Lamorgese un merito ce l’ha: non ha mai chiesto pieni poteri da una discoteca della riviera moquito in mano.
Lamorgese sbaglia? Non grida, proposte. Possibilmente senza facili grida e parole leggere che fanno male alla democrazia e allo stato. Meloni, così patriota, dovrebbe rifletterci. E magari prima di parlare di strategia della tensione un tanto al braccio, sentire D’Urso. Dopotutto ha gridato per settimane pur di averlo lì. E la Lega, Meloni ricorderà, disertò quel voto. A proposito della granitica unità della destra, unita solo nel negare l’esistenza di fascisti…
(13 ottobre 2021)
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