di G.G., #Politica
Se è vera la storiella che gira su Facebook, di quel ristoratore – non ricordo se marchigiano o abruzzese, ma poco importa – che sarebbe proprietario di sei ristoranti nella totalità dei quali sarebbero assunti solo quattro dipendenti… Che non vuol dire che ivi lavorano solo quattro persone, significa che solo quattro sono quelle assunte… Se la storiella è vera, dicevamo, che comprend anche il vile pettegolezzo secondo il quale questo ristoratore denuncerebbe soltanto 9mila 500 euro e sarebbe in prima fila tra i disperati delle piazze dalle quali chi ha testa si dissocia… Se fosse vera, sarebbe una vergogna.
Avercela una testa, direte voi? A noi manca francamente di più la faccia tosta, perché un po’ di testa ce l’abbiamo. E’ proprio la bronza che ci manca: stiamo andando avanti da febbraio dello scorso anno con la produzione culturale bloccata, i conti degli ultimi mesi sono stati pagati dai collaboratori con piccole, ma generose offerte, chi tiene in piedi il quotidiano lo fa gratis, e da solo, e non abbiamo sollevato polveroni. Proprio perché a noi manca la bronza.
Secondo i pettegolezzi da social, una roba virale che gira ovunque e che commenta anche altre affermazioni del manifestante inconsapevole, o forse consapevolissimo, che sarebbe affetto da grandeur avendo regalato affermazioni roboanti sui suoi presunti giri d’affari, sempre con quattro dipendenti su sei ristoranti – qualcuno di loro deve riuscire abilmente a cucinare di qua e di là più o meno in contemporanea – affermazioni tutte false. Dunque, la bronza abbonda.
Non vorremmo che anche le ragioni che spingono questi multi-ristoratore marchigiano o abruzzese, e chi se ne frega, tipico esempio d’italiano in malafede che dice una cosa e ne fa un’altra, che manifesta per il lavoro, e lavoro non ne dà se non a quattro persone; che si vende come un poveraccio alla fame, ma stando a quel pettegolezzo da lavandaie da social non ne ha chiuso nessuno di quei sei ristoranti che manda avanti con quattro dipendenti; che sarebbe in primissima fila tra i manifestanti, ma figuratevi se ci scomodiamo ad andare a controllare; che ha addirittura un nome e un cognome, oltre a una gran bronza, e un gran pelo sullo stomaco…
Non vorremmo, dicevamo, che anche la sua lotta fosse falsa come ciò che racconta di sé, il ristoratore con quattro dipendenti per sei ristoranti – e gli altri, ci sono altri? scommettiamo che sono tutti stranieri meglio se negher che tacciono di più? – perché in questo paese se decidi di farti prendere per il culo così maldestramente come questi che sono scesi in piazza a fare le vergini e i martiri non lo fai gratis, a meno che tu non sia un incapace.
Ma allora non c’è solo la violazione alle norma anticovid, c’è anche la circonvenzione d’incapace. Da parte di chi li ha portati in piazza, questi creduloni disperati, convincendoli che avrebbero fatto il botto. Poi i botti li hanno fatti, certo. Quelli delle bombe carta. Bravissimi, proprio un gran risultato. Farsi prendere per il culo perché altri facciano il botto, in televisione con le forze dell’ordine schierate, mentre quelli che non mangiano sul serio stanno a casa. Un po’ Capitan Fracassa e un po’ Pantalone…
(14 aprile 2021)
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