“Pensa Perugia esprime la propria vicinanza e solidarietà agli studenti del Liceo Scientifico “Galeazzo Alessi” di Perugia, che negli ultimi mesi stanno vivendo una situazione di crescente disagio a causa di una gestione scolastica percepita come distante e poco attenta alle loro esigenze”, lo scrive una nota stampa inviata in redazione.
“La recente vicenda” (raccontata con precisione dal Corriere dell’Umbria) “della mancata autorizzazione per gli esami di certificazione linguistica è solo l’ultimo episodio di una serie di criticità che gli studenti e le loro famiglie denunciano con preoccupazione. Difficoltà di comunicazione con la dirigenza, rigidità nelle decisioni amministrative, mancanza di confronto e ascolto: questi sono alcuni dei problemi sollevati da chi vive ogni giorno la realtà della scuola. Il Liceo Alessi è un’istituzione storica della nostra città, un punto di riferimento per la formazione di centinaia di studenti. Tuttavia, il suo valore non può essere garantito solo dal prestigio del passato: è necessario che l’istituto venga gestito con spirito di apertura, dialogo e partecipazione. La scuola deve essere un luogo in cui il confronto tra studenti, docenti e dirigenza sia costante e costruttivo, non un ambiente in cui le decisioni calano dall’alto senza spiegazioni e senza considerare il benessere di chi la frequenta”.
“Pensa Perugia” continua la nota “chiede che venga immediatamente ristabilito un clima di trasparenza e collaborazione all’interno del Liceo Alessi. Gli studenti meritano di essere ascoltati, le loro preoccupazioni devono essere prese in considerazione e il diritto allo studio deve essere garantito non solo nei programmi didattici, ma anche nelle scelte amministrative quotidiane. L’istruzione è un pilastro fondamentale per il futuro della nostra città e dei nostri giovani: non possiamo permettere che scelte poco chiare o gestioni autoritarie ne compromettano la qualità. Pensa Perugia” chiude la nota “continuerà a vigilare su quanto accade nelle scuole del nostro territorio e a sostenere studenti e famiglie nella loro richiesta di un’istruzione libera, inclusiva e partecipata”.
(10 marzo 2025)
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