di G.G.
Scrive Huffington Post sulla vicenda Ricci e avviso di garanzia a tempo – quando arrivano alle destre, dovuti quando arrivano a candidati in crescita nei sondaggi – che la faccenda candidatura alle regionali delle Marche ora si complica perché Giuseppe Conte vuole studiare le carte, emettere una “sua” sentenza e quindi decidere sulla colpevolezza preventiva del Ricci decidendo che il candidato deve fare un passo indietro.
Il M5S ha evidentemente un problema di coerenza interna: la vicepresidente del partito Chiara Appendino è infatti condannata in via definitiva per i fatti di Piazza San Carlo del 2017 dichiarando la sentenza irrevocabile la sua responsabilità penale per i fatti e disponendo la Cassazione un appello-bis per il ricalcolo della pena, in seguito a remissioni di alcune querele. Così il 20 gennaio 2025, la Corte d’Assise d’Appello di Torino ha ricalcolato la condanna, stabilendo la pena di un anno, 5 mesi e 23 giorni di reclusione. Dunque il “no” a Ricci è nell’aria dietro contiana condanna, mentre Appendino resta dove sta. Non è una coerenza che sembra discendere direttamente dall’Illuminato fondatore?
Va ricordato che il processo ad Appendino riguardava lacune nell’organizzazione e nella gestione dell’evento in Piazza San Carlo del 2017, dove si scatenò il panico a causa di una “banda dello spray”, con un bilancio di due vittime e circa 1.600 feriti – milleseicento feriti e Appendino sta ancora lì a fare la morale in televisione sulla correttezza politica e istituzionale. Sono scelte: ora si sa con certezza che per il M5S esistono due pesi e due misure. E che decide Conte dall’alto della sua infallibilità.
In mezzo a tanta incoerenza svetta Ricci il quale, nell’amarezza comprensibile del momento, si è preso alcune ore per decidere – si parla di un massimo di 48 ore – su un eventuale passo indietro valutando anche i silenzi che provengono dal Nazareno dove Schlein appare impegnata a discutere della faccenda con un Giuseppe Conte che sembrerebbe avere già deciso di mettere in discussione non solo le Marche, ma tutte le alleanze e le candidature per tutte le regioni che andranno al voto.
Perché la coerenza, nel M5S, come ha sempre dimostrato Beppe Grillo, è tutto. Ed è tutto anche per Conte.
(24 luglio 2025)
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