di Daniele Santi
La perla di Labuan delle destre ha deciso che Enrico Letta “scredita l’Italia”. Sulla base di quale dato certo non si sa, ma le destre alla Meloni non hanno mai bisogno di dati certi: le cose sono come dicono loro semplicemente perché lo dicono loro e le loro verità [sic] sono incontestabili.
Su questo nulla cosmico e su misure economiche che cambiano ogni cinque minuti e che creeranno un buco di 100 miliardi in cinque giorni si basano le affermazioni di Meloni che, non riuscendo a contestare Letta nel merito, e soprattutto non volendo confrontarsi nel merito, si affida alle accuse. A distanza.
In realtà Enrico Letta, intervistato dalla CNN non ha screditato l’Italia, ha detto cosa non andava delle proposte politiche della leaderessa sovranista. Ma dato che lei, Meloni, si sente l’Italia, lo ha accusato di screditare l’Italia. Una pericolosa confusione sovranista che non porta niente di buono ora. Figurarsi dopo. Sì, perché l’intervista di Letta è stata “un’intervista non patriottica”, come da cronaca del Corriere, quasi a far pensare che se Meloni dovesse vincere le elezioni ci si dovrà preoccupare di scrivere articoli patriottici e rilasciare dichiarazioni patriottiche, pensa la scomunica della Sacra congrega dei Fratelli d’Italia. Meloni “accusa me di screditare l’Italia” diceva Letta. “Ma nel programma di Fratelli d’Italia c’è l’obbligo di fideiussione per gli stranieri, blocco navale fuori dai nostri confini e Pnrr da rinegoziare. Tre follie per chi ci guarda da fuori” quando “la prima emergenza migratoria in Italia sono i giovani che se ne vanno. Lo dico a chi parla a vanvera di blocchi navali”. Lei replica: “In Italia si deve entrare solo legalmente”. Ma non ha idea di come fare né ha forse convenienza a farlo. E non si occupa dei giovani italiani che, legalmente, dall’Italia escono. E non per colpa dei migranti. Cosa farà per trattenerli, il blocco alle frontiere?
(20 agosto 2022)
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