di G.G. #Lopinione twitter@perugianewsgaia #perdire
Ieri abbiamo scritto poche righe, perché l’azione si commenta da sé, sul tardivo intervento di condanna di Matteo Salvini dell’omicidio di Colleferro dove cinque energumeni senza coscienza, senza cuore e senza umanità, hanno ammazzato a pugni, calci e colpi di arti marziali un 21enne. Poche righe, perché l’atteggiamento del politico non meritava di più. Abbiamo condiviso il pezzo sui gruppi nei quali siamo soliti condividere i pezzi del giornale.
Ci hanno colpito un paio di commenti mirati a deridere l’articolo, e si deride come si può e coi proprio mezzi, quindi mai nel merito, i cui autori si sono guardati bene dal condannare l’omicidio (volontario, pare, almeno dalle ultime indagini) che cinque energumeni esperti di arti marziali hanno perpetrato nei confronti di un giovane continuando a pestarlo anche mentre giaceva esanime al suolo, lasciandolo lì e andandosene a bere una birra come se non fosse successo nulla. Evidentemente per gli autori dei commenti, veri gèni della lampada, pontificare sulla scrittura altrui è più importante di risalire empaticamente alla bruttura rappresentata dall’omicidio ingiustificato, a sangue freddo, praticato in branco (nemmeno i gorilla in natura attaccano in branco, ma il maschio alfa si esibisce in prove di forza senza attaccare). E da questa prospettiva non c’è grande onore in questi Italo Calvino della mutua.
P.S. Nascondere i visi dei presunti autori, che vedete in tutto il loro spavaldo splendore, è una scelta di umana decenza, non una censura…
(8 settembre 2020)
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