di Redazione Politica
Venerdì 16 maggio Amnesty International, Associazione Lutva e +Europa invitano la cittadinanza ad un pomeriggio ed una serata per riflettere, ma soprattutto per informarsi, capire e farsi un’idea in vista del voto referendario dell’8 e 9 giugno sul tema della cittadinanza, con due eventi previsti a Pesaro, ore 17.30, sala del Consiglio Comunale e in Ancona, ore 21.00, Casa delle Culture in Via Vallemiano.
A Pesaro è previsto un incontro con Riccardo Magi, segretario nazionale di +Europa e primo promotore del referendum cittadinanza. Per approfondire il tema, dialogherà con Paolo Morozzo, professore ordinario di diritto privato presso l’università per stranieri di Perugia. A moderare l’incontro è chiamato l’avvocato Marco Vitali, socio attivo di Amnesty International.
Ad Ancona a Riccardo Magi si aggiungono Ezio Gabrielli, avvocato di +Europa Marche, e Paolo Pignocchi, referente campagne di Amnesty International nelle Marche.
La riforma del 1992 ha introdotto uno degli standard più restrittivi in Europa per quel che riguarda la richiesta di cittadinanza, innalzando da 5 a 10 anni i tempi di residenza sul territorio italiano per poter accedere a tale diritto. Considerando che l’amministrazione ha 36 mesi a disposizione per valutare la richiesta ed eventualmente approvarla, i tempi di attraversamento sono passati da 8-10 anni a 13-15 anni.
“Siamo di fronte – spiega Amnesty Pesaro – ad un potenziale rischio per la violazione dei diritti: per mantenere i requisiti necessari al rinnovo del permesso di soggiorno molti lavoratori accettano condizioni di lavoro sfavorevoli, senza contare che molti di essi ricoprono già posizioni a “bassa qualifica” e sono più esposti allo sfruttamento. Non solo, molti fatti di cronaca evidenziano poi come la “crisi abitativa” colpisca le persone senza cittadinanza in maniera maggiore rispetto ai cittadini italiani, con tanti proprietari che rifiutano di affittare a stranieri”.
L’invito del movimento è quello di recarsi alle urne e votare “SI” all’abrogazione degli articoli relativi ai tempi di acquisizione delle domande di cittadinanza, per riallineare l’Italia allo standard europeo, evitare rischi di discriminazione ed estendere i diritti dei cittadini a quelle persone che già oggi lavorano sul nostro territorio e contribuiscono in maniera attiva al nostro welfare e tessuto sociale.
“Il SI – chiariscono gli organizzatori – mantiene invariati tutti i requisiti necessari per la presentazione delle richieste: conoscenza della lingua italiana, reddito adeguato e documentato, assenza di motivi ostativi per citarne alcuni”.
Gli eventi di venerdì 16 maggio si propongono quindi di creare un momento di discussione, informazione e condivisione, facendo il punto sia sugli aspetti normativi e giuridici che su quelli umanitari e dei diritti. Preso atto del silenzio assordante che avvolge il Referendum Cittadinanza la volontà è quella di informare, lasciando ovviamente chiunque poi libero di scegliere cosa votare. “Vogliamo promuovere un “SI”, necessario per cambiare una legge ormai superata da un’Italia che è cambiata e che in troppi vogliono negare con una propaganda basata sulla paura e su false informazioni” concludono i promotori di Amnesty International, + Europa e associazione Lutva.
(15 maggio 2025)
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